
Quando nasce un bambino è una rivoluzione.
Diventare genitore è tra i più radicali e profondi cambiamenti nella vita di una persona.
Le prime volte che ho tenuto la mia bambina tra le braccia avevo paura di romperla. I neonati, con quell’aria misteriosa e sapiente, a volte riescono a metterti in soggezione. C’erano dei momenti, ad esempio, in cui avevo come la netta sensazione che quel suo sguardo obliquo e alieno diventasse improvvisamente interrogativo, fino ad assumere un piglio vagamente sospettoso e severo per chiedermi (e se avesse proprio proferito parola non mi sarei nemmeno troppo sorpresa, tanto sembrava reale): ma sarai capace? Sei proprio sicura di essere all’altezza?
Sono solo alcune delle cose che accade di immaginare alle neomamme nei delicatissimi giorni subito dopo il parto, quando il corpo e gli ormoni, il cuore e la mente sono in pieno subbuglio. Ed è perfettamente normale che, assieme all’amore per quell’esserino piombato meravigliosamente nella propria vita, si scatenino anche la paura di non farcela e la sensazione di non sapere da dove cominciare.
Nonostante tutto questo sia abbastanza risaputo (almeno dalle mamme!), nella nostra società viene data ancora un’attenzione insufficiente al periodo post-partum. Ricevere il giusto sostegno per affrontare le difficoltà dei primi mesi non è affatto scontato ed è, al contrario, un fattore di grandissima importanza per vivere serenamente questo enorme cambiamento.
Una figura preposta al supporto delle mamme prima, durante e dopo il parto (ma forse ancora non pienamente riconosciuta in quanto tale) è quella dell’ostetrica.
Daniela svolge questa professione con grandissima passione, delicatezza, cura e rispetto verso le donne che le si rivolgono per un aiuto.
E’ stato proprio partecipando ad uno degli incontri dell’Associazione di sostegno per le mamme fondata da Daniela, che ho scoperto quanta incredibile forza e grinta si concentrino in questa piccola (ma solo di statura) grande donna. Dopo aver conosciuto lei la mia storia di allattamento, così come quella di tante altre mamme, è proseguita molto più serenamente.
Chi è l’ostetrica
Da sempre nella storia figura di riferimento per le donne, l’ostetrica – che fino al 1937 prendeva il nome di levatrice – è oggi una professionista laureata con ambiti operativi di competenza ben definiti (area ginecologica, neonatale e ostetrica) legati alla salute della donna per tutto il suo ciclo vitale, dalla nascita passando per l’età fertile, fino alla menopausa.
Sebbene sia stato considerato sempre un lavoro svolto solo dalle donne per le altre donne, Daniela ci racconta che adesso, per quanto ancora non così numerosi, ci sono anche degli uomini che scelgono di diventare ostetrica. Anche sul loro camice però il cartellino è lo stesso: ostetrica. Almeno in questo caso per un titolo professionale il neutro non è maschile segno che il linguaggio conserva e valorizza la soggettività femminile in relazione a questo importante compito legato alla nascita.
Per Daniela il desiderio di fare l’ostetrica nasce da lontano: da racconti di famiglia, da storie, odori, presenze… da quel profumo speciale che hanno i neonati, il profumo della vita quando inizia, capace di oltrepassare il tempo e restare impresso nella memoria di coloro che ne hanno esperienza o consuetudine.
Quali compiti, responsabilità, requisiti deve avere chi volesse inseguire il sogno di praticare questa professione?
Non si finisce mai di studiare
Aiutare gli altri, quando diventa un mestiere, richiede studio, impegno e aggiornamento continuo: le situazioni a cui un’ostetrica deve fare fronte non sono sempre facili o felici. Tuttavia – nonostante – le difficoltà la determinazione di Daniela a fare questa professione ha portato i suoi frutti.
Latte+Amore
Abbiamo incontrato Daniela durante uno degli incontri di “Latte+Amore=Mammamia” e ne abbiamo approfittato per conoscerla ancora meglio.
Anche fuori dall’ospedale e dal suo orario di lavoro, Daniela continua ad occuparsi delle mamme e dei loro bambini sostenendoli in una fase delicata e importante come quella dell’allattamento. Ecco nata così l’idea di fondare un’associazione assieme ad altre mamme.
“Latte più Amore = Mammamia!” a Bari per la Giornata Mondiale dell’Allattamento – 2014
Essere resilienti
Daniela è una donna vitale e piena di energia: non è difficile immaginare la bambina gioiosa e vivace che deve essere stata. Eppure scopriamo che la sua vita non è stata affatto semplice e che fin da piccolissima ha dovuto affrontare una sfida difficile.
Anche se tutti pensavano che non ce l’avrebbe mai fatta, Daniela ha saputo dimostrare di essere in grado di raggiungere tutti i suoi obiettivi.
Cosa vuol dire essere resilienti? Cosa scatta quando ciò che dicono di te non corrisponde a ciò che tu pensi di te stesso e che pensi di poter essere?
Sorellanza
Sorellanza: un compito importante per tutte le donne. Significa avere il sostegno di qualcuno, una madre, una sorella, ma anche di una donna incontrata per caso magari quando sei in ospedale o perfino fuori per la spesa. Esiste un antidoto contro la solitudine? Cosa vuol dire amare il proprio lavoro?